BRESSANVIDO

L’origine della parrocchia di Bressanvido si riconnette alla storia del monastero dei SS. Felice e Fortunato di Vicenza. In occasione della donazione del vescovo vicentino Rodolfo del 975, infatti, i monaci di San Felice ebbero in dono dal prelato la pieve di Bressanvido e le cappelle ad essa soggette, ovvero le chiese di Pozzo, l’odierna Pozzoleone, e di Lupia.

In occasione della duplice raccolta da parte di collettori papali della decima negli anni 1297 e 1303 la chiesa di Bressanvido dimostrò il suo stato di povertà lasciando a bocca asciutta gli inviati del Papa senza corrispondere quanto loro richiesto. Il documento ci è utile anche perché ci permette di conoscere che Bressanvido formava ancora pieve, anche se le cappelle di Pozzo e Lupia ormai avevano piena autonomia. In quanto ai primi religiosi officianti in territorio locale, a Bressanvido il parroco fin dalle origini venne nominato dal monastero di San Felice; nel 1324 vi celebrava messa l’arciprete Princivelse da Zovencedo e nel 1339 un certo Bonifacio.

Dopo il Concilio di Trento (1545-1563) la chiesa di Bressanvido fu inquadrata nel vicariato di Sandrigo, dove rimase fino alla recente creazione dell’Unità Pastorale. Verso la fine del XVII secolo la chiesa fu ampliata ed abbellita. Nel 1701 venne dipinta e inaugurata la pala dell’altare maggiore rappresentante la Visita della Madonna a sua cugina S. Elisabetta, un dono del parroco Bernardino Bettini e del sacerdote don Pietro Mezzalira, proprietario della casa dominicale in via Rovegliara

Al momento della visita pastorale del vescovo di Vicenza Giuseppe Maria Peruzzi, avvenuta nel 1819, la parrocchia di Bressanvido faceva sempre parte del vicariato di Sandrigo e contava 129 famiglie e 750 abitanti complessivi. Nella chiesa si trovavano tre altari, il maggiore intitolato a S. Maria e a S. Elisabetta, e i laterali della Beata Vergine del Rosario e di S. Massimiano o Massimiliano. Nel 1885 i tempi furono considerati maturi per intraprendere l’operazione del nuovo cimitero, che fu costruito sul lotto dove si trova attualmente, appartenente al nobile Bardeau e situato in una località che non offriva particolari problemi di infiltrazioni d’acqua, tanto più dopo che per prevenire tali situazioni si ritenne opportuno di alzarlo di mezzo metro.

Conclusa felicemente questa operazione, si pensò ad innalzare il nuovo campanile e poi a ristrutturare ed ampliare l’ormai vecchia e piccola chiesa parrocchiale: i due fabbricati avevano subito l’ultima sommaria ristrutturazione nel 1873. Nel giro di tre anni, tra il 1898 e il 1900, la chiesa venne costruita nelle dimensioni e fattezze attuali con la collaborazione di gran parte della popolazione locale coordinata dalla fabbriceria. Rispetto al precedente edificio si invertì l’orientamento, portando l’altare maggiore dove prima era la porta d’ingresso e viceversa; si pensò di aprire due fianchi, una specie di transetto centrale, che fanno capo agli altari laterali della Beata Vergine e di S. Massimiano; si sostituì l’altare maggiore di fattura settecentesca con quello attuale e si trasferirono quelli laterali qualche metro più indietro appoggiandoli alle pareti. All’alba del nuovo secolo la comunità parrocchiale, guidata da don Francesco Stella, aveva finalmente la sua nuova chiesa.

Nella prima metà del Novecento si pensò alla costruzione dell’asilo infantile, la cui idea originaria fu della signora Lilla Dal Lago Mezzalira fin dall’inizio degli anni Trenta. Dopo varie proposte e discussioni tra quanti si sentivano coinvolti nell’operazione, nel 1937 si costituì un comitato, la cui opera incessante e le prime generose offerte da parte del parroco don Angelo De Rigo e della famiglia Mezzalira ebbero il potere di coinvolgere sempre più l’intera popolazione parrocchiale, che si adoperò numerosa sia attraverso elargizioni in denaro sia con la partecipazione diretta nell’esecuzione dei lavori. Con l’arrivo delle reverende suore “Sorelle della Misericordia” il 15 agosto 1941 la nuova scuola materna fu inaugurata alla presenza di molte autorità.

In epoca recente, infine, tra il 1959 e il 1962 si costruirono il campo sportivo, la casa della dottrina e la nuova canonica, mentre nell’inverno tra il 1967 e il 1968, il parroco don Dino Venzo dette inizio ad un ulteriore ampliamento della chiesa, con l’eliminazione dei vani adiacenti ai due ingressi laterali e con la realizzazione di due navate laterali. Lo stesso religioso ritenne opportuno vendere la canonica vecchia e la casa comunale per costruire una nuova sede per il parroco accanto alla Casa della Gioventù. Dopo gli ultimi lavori, il 14 settembre 1995 la chiesa parrocchiale di Bressanvido è stata consacrata dal vescovo di Vicenza Pietro Nonis.